La visita otorinolaringoiatrica non necessita di preparazione specifica; è raccomandato però portare con se le precedenti cartelle cliniche e la lista di farmaci che si stanno assumendo.
La prima fase di una visita otorinolaringoiatrica è l’anamnesi, una chiacchierata in cui si dà conto allo
specialista dei propri sintomi, dello stato di salute generale attuale e pregresso (informazione estesa alla
propria cerchia familiare se esiste una predisposizione genetica e/o ambientale a certe patologie o
disfunzioni) e del proprio stile di vita (fumo, alcol, farmaci assunti, grado di attività fisica).
Il medico, passando all’esame obiettivo, indaga quindi le parti interessate dal disturbo in base a quanto
emerso dall’anamnesi.
Per coloro che accusano disturbi al naso, l’otorinolaringoiatra esamina la struttura per rilevare anomalie.
Per studiare l’interno del naso attua una rinoscopia o fibroscopia, un’ispezione indolore attraverso il
rinoscopio o speculum nasale, strumento che “allarga” le narici e usufruendo di una fonte luminosa, permette di esplorarne le parti più profonde.
Per problemi relativi alla gola osserva la parte ed effettua una palpazione del collo per escludere o scoprire
la presenza di tumefazioni da indagare. Ispeziona quindi il cavo orale con il laringoscopio, uno strumento
metallico dotato di specchietto che permette di visualizzare l’interno della cavità fino alla trachea. Questo
esame prende il nome di laringoscopia indiretta. Se necessario, questo esame si effettua in modo un
pochino più invasivo con una laringoscopia diretta (o fibroscopia), in cui il medico introduce attraverso la
narice una sonda (un tubicino flessibile molto sottile, munit0 di fibre ottiche), che rimanda le immagini degli organi ispezionati sul monitor di un computer. La fibroscopia non necessita di preparazione
particolare, ma si consiglia di effettuare l’esame a stomaco vuoto all’esame. Nella gola si spruzza un anestetico locale per facilitare il passaggio della sonda e rendere la procedura indolore.
Per i pazienti con problemi alle orecchie il medico effettua un’otoscopia, l’ispezione dell’orecchio esterno e
del timpano, con l’ausilio di un otoscopio, strumento ottico che rileva anomalie del condotto uditivo in modo non invasivo e indolore. Se necessario lo specialista può effettuare un lavaggio auricolare per
rimuovere un tappo di cerume (spesso causa “benigna” di ipoacusia o acufene). In presenza di problemi
uditivi o dell’equilibrio può anche eseguire dei test della funzionalità delle orecchie:
- Esame audiometrico, necessario per evidenziare perdite nella capacità uditiva. Questo test può
essere “tonale” (per valutare la capacità del paziente di udire tutto lo spettro tonale dai suoni più alti a quelli più gravi), o “vocale”, per valutare la capacità di comprensione delle parole a seconda
del tono usato. Il paziente viene fatto sedere in una piccola cabina e deve indossare delle cuffie .
L’esame è indolore, innocuo e molto rapido (dura pochi minuti);
- Esame impedenzometrico, utile per valutare le condizioni del timpano (timpanometria) e dei 3
ossicini (incudine, martello, staffa) dell’orecchio medio. Viene effettuato con un impedenzometro,
una piccola sonda che rileva le vibrazioni del timpano fornendo al medico un tracciato chiamato
timpanogramma. Questo esame dura 10 minuti circa e non richiede particolare preparazione;
- Esame vestibolare, utile per i disturbi dell’equilibrio. Consiste in una serie di prove volte a
stimolare le formazioni vestibolari (organi interni dell’orecchio, responsabili del senso
dell’equilibrio).
o Head impulse test. Il paziente tiene lo sguardo fisso su un punto mentre il medico gli sposta
la testa. Se un sistema vestibolare è danneggiato gli occhi della persona si spostano. Questo
test è molto breve (dura pochi minuti) e può essere fastidioso, provocando vertigini, ma è indolore e innocuo;
- Test di Romberg. La persona sta in equilibrio, in piedi con i talloni uniti, per 1 minuto, prima
con gli occhi aperti e poi con gli occhi chiusi. Se è presente un problema al sistema
vestibolare, il paziente oscilla eccessivamente verso il lato del corpo in cui il vestibolo è danneggiato.
- Prova calorica vestibolare (o caloric-reflex test). Il medico stimola il sistema vestibolare
introducendo nell’orecchio dell’acqua a diverse temperature. Chi ha problemi all’organo
dell’equilibrio manifesta una vertigine molto intensa o non ne manifesta affatto, mentre in una persona sana la vertigine che deriva da questa stimolazione termica dura circa 1
minuto. L’esame può essere fastidioso ma è indolore, innocuo e rapido (dura pochi minuti).
- Endoscopia a fibre ottiche. Il medico, tramite sonde flessibili, può visualizzare e fotografare
strutture interne come le parti posteriori del naso, le tube di Eustachio, la base della lingua e le
corde vocali. In tal modo può riscontrarne anche le più piccole anomalie ed eventualmente
monitorarle nel tempo. Questo esame è rapido, indolore e poco invasivo; non richiede alcuna
preparazione particolare.